Si è conclusa ieri 4 novembre la giornata della COP26 dedicata all’energia.
I soggetti principali restano la transizione energetica e le strategie da adottare per passare dall’industria fossile alle fonti rinnovabili.
A inizio lavori, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) ha proposto l’Adaptation Gap Report: The Gathering Storm ovvero il proprio rapporto sulle azioni da adottare per andare incontro al cambiamento climatico.
Secondo l’ONU ci sono prove reali che indicano il mancato raggiungimento dell’obiettivo di restare entro +1,5°C entro la fine del secolo. L’Organizzazione delle Nazioni Unite sottolinea che anche in caso dovessimo raggiungere l’obiettivo prefissato, il cambiamento climatico è già irreversibile e il suo impatto sul pianeta ci accompagnerebbe per molti decenni.
«Il 2021 – spiega il rapporto – è stato l’anno in cui il cambiamento climatico si è manifestato chiaramente come una seria minaccia per l’umanità, non solo a lungo termine, ma nel qui e ora».
Uno dei temi fondamentali resta capire come terminare i finanziamenti pubblici e privati destinati ai combustibili fossili. Un importante passo in avanti è dato dall’ingresso dell’Italia nell’alleanza già sottoscritta da paesi quali Stati Uniti e Regno Unito per combattere il problema.
Durante il corso della giornata è stata lanciata anche la Green Grids Initiative, un progetto dedicato allo sviluppo mondiale di reti elettriche in grado di gestire la produzione di fonti rinnovabili attraverso impianti di accumulo e grazie a una gestione digitale.
Il termine della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici è previsto per venerdì 12 novembre. Non ci resta quindi che attendere per scoprire le novità sul futuro del pianeta.
Fonte: open.online
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