Facendo riferimento alle politiche in atto create per arrivare alla tanto agognata transizione energetica, a metà secolo saremo riusciti a tagliare le emissioni globali del 40%. Secondo le stime odierne, il riscaldamento globale porterà la temperatura media ad aumentare di 2,1 gradi nel 2100.
La quota globale delle rinnovabili sta sicuramente crescendo, ma ciò non è sufficiente per il raggiungimento dell’obiettivo di 1,5 gradi di riscaldamento globale. Ecco perché la COP26 di Glasgow avrà un ruolo fondamentale nel panorama del cambiamento climatico.
“Una nuova economia energetica sta emergendo in tutto il mondo mentre fioriscono i veicoli solari, eolici, elettrici e altre tecnologie a basse emissioni di carbonio” ha spiegato l’Agenzia internazionale per l’energia (Iea). Ha aggiunto inoltre che il ritmo del progresso dell’energia pulita è ancora lento.
Nonostante la pandemia mondiale, le rinnovabili come l’eolico e il solare fotovoltaico hanno continuato a crescere e anche i veicoli elettrici hanno raggiunto nuovi record di vendita.
Il World Energy Outlook 2021 mette in evidenza come la ripresa post-Covid sia rapida, ma piuttosto irregolare. Interi mercati energetici sono sotto pressione e stanno subendo forti aumenti dei prezzi. Ciò riguarda specialmente i mercati del gas naturale, del carbone e dell’elettricità. Si nota, inoltre, un rimbalzo significativo di carbone e petrolio che non può fare altro che aumentare le emissioni di CO2.
Purtroppo gli investimenti nelle rinnovabili sono decisamente inferiori a quanto servirebbe, circa 1/3 del necessario. Ci sono ancora economie di sviluppo, soprattutto nell’Africa subsahariana, che vengono lasciate a loro stesse e non vengono aiutate in nessun modo a progredire nel campo delle nuove energie.
Grazie alle recenti politiche dedicate all’efficienza energetica, dopo il 2030 saremo in grado di aumentare la domanda energetica. Ciò permetterebbe però di ottenere solo un calo del 40% delle emissioni globali entro la metà del secolo. Il riscaldamento globale avrebbe così via libera per arrivare a 2,1 gradi nel 2100, sforando in questo modo l’accordo di Parigi.
Come raggiungere la transizione energetica
In primis è necessario puntare sempre di più sull’elettrificazione pulita raddoppiando la capacità installata di eolico e fotovoltaico rispetto ai ritmi precedentemente decisi dalle promesse climatiche ed elettrificare in breve tempo sia i trasporti che i riscaldamenti.
Altra tappa fondamentale è il raggiungimento dell’efficienza energetica: l’intensità di energia deve calare del 4% all’anno fino al 2030.
l’Agenzia internazionale per l’energia punta anche sulla lotta alle emissioni di metano da siti produttivi e infrastrutture di gas e petrolio.
Infine, è chiaro che serve più innovazione visto che la maggior parte delle tecnologie necessarie per raggiungere questi obiettivi di transizione energetica sono ancora in fase di sperimentazione o prototipi.
Fonte: rinnovabili.it
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